Lo scorso ottobre è stato pubblicato il Rapporto congiunturale e previsionale 2017 in riferimento all'andamento mercato serramenti in Italia.
Redatto dall’istituto di ricerca Cresme, da CNA Produzione e dal Consorzio Legnolegno, il documento si occupa di analizzare il mercato degli infissi in Italia, la sua struttura e lo stock di finestre attualmente presente nel nostro paese. I dati che ne sono derivati sono davvero interessanti. Scopriamoli con ordine.
I serramenti Made in Italy
Partiamo prendendo in considerazione la quota di mercato degli infissi italiani all’estero.
Se includiamo nel settore la vendita di porte, finestre, intelaiature, stipiti, soglie di diversi materiali (legno, alluminio, legno-alluminio, plastica, ferro, vetro e acciaio) solo nel 2017 sono stati venduti prodotti italiani per 625 milioni di euro.
Questo risultato denota una crescita del +10% rispetto al 2016.
Quante sono le finestre in Italia?
Secondo le stime, gli infissi presenti negli uffici, nelle case, nelle scuole e negli hotel sono in totale più di 216.100.000. In questo numero sono escluse le facciate continue, le vetrine dei negozi, le chiusure trasparenti dei fabbricati a uso industriale e agricolo.
Più nello specifico, si tratta di 216.122.930 serramenti distribuiti come segue:
- 208 milioni negli edifici residenziali
- 5 milioni negli uffici
- 2 milioni nelle scuole
- 2 milioni negli alberghi
Andamento mercato serramenti in Italia - il residenziale
Come risulta chiaro dai dati che abbiamo appena visto, le case sono le strutture con il maggior numero di serramenti nel territorio italiano.
Tutti i vetri presenti nei nostri edifici residenziali formano una superficie trasparente di oltre 4.000.000 di metri quadrati.
Nel corso degli anni, lo stock si è sviluppato in misura diversa, sempre in relazione al ritmo dell’attività edilizia. In particolare, negli anni 60-70 e nel primo decennio del 2000, la grande mole di nuove costruzioni ha permesso di produrre un numero considerevole di serramenti in risposta alla domanda crescente.
Quali sono i gusti degli italiani in fatto di finestre?
Il tempo ha modificato i trend e i gusti.
Se in passato gli infissi tradizionali erano tipicamente a battente, oggi sono diffusi quelli a bandiera, a scorrimento e ad anta-ribalta.
Le mode hanno influenzato anche la scelta dei materiali: il legno resta saldamente in testa (55%), seguito dall’alluminio (24%) e dal PVC (11%) che stanno acquistando una fetta di mercato sempre maggiore.
Perché gli italiani sostituiscono le loro finestre
Il principale motivo è l’usura o il malfunzionamento, dovuti ai sistemi ormai datati. Questo succede sempre più spesso anche perché la manutenzione costante è sempre meno diffusa.
Per quanto siano sempre più diffusi i materiali alternativi, il legno dimostra una durevolezza e una qualità innegabile: tra i 39 milioni di finestre installate dal 1990 in poi, la stragrande maggioranza non è ancora stata sostituita, perché il legno mantiene le sue qualità e prestazioni a lungo.
In secondo luogo, cambiamo gli infissi per ottenere un maggiore risparmio energetico, per motivi estetici e per questioni di sicurezza.
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