Parapetto finestra integrato: design a zero impatto visivo

In un’epoca in cui l’architettura moderna punta sempre più verso linee pulite, superfici trasparenti e continuità visiva, anche il modo di progettare le finestre sta cambiando radicalmente. Sempre più spesso ci si trova davanti a portefinestre a tutta altezza che, pur non affacciandosi su balconi o terrazze, svolgono un’importante funzione estetica e di illuminazione naturale. In questi casi, la sfida per i progettisti è chiara: come garantire sicurezza senza compromettere il design e l’equilibrio del progetto architettonico?

La risposta è il parapetto integrato nell’infisso: una soluzione innovativa che unisce funzionalità e pulizia estetica, perfetta per chi desidera ampie superfici vetrate senza rinunciare alla sicurezza.

Indice dei contenuti:

• L'evoluzione del parapetto: dal serramento diviso alla luce piena
• Le alternative tradizionali: parapetto esterno o parapetto in vetro
• Il parapetto integrato nell'infisso: estetica e funzionalità in un unico elemento
• Quando scegliere un parapetto integrato?
  
  

L'evoluzione del parapetto: dal serramento diviso alla luce piena

Fino a qualche anno fa, la scelta più comune era quella di dividere la portafinestra in due sezioni: una parte apribile nella parte superiore e un elemento fisso inferiore, visivamente separato dal telaio centrale. Questo sistema, sebbene funzionale, spezzava la continuità visiva del vetro e appesantiva il disegno complessivo dell’infisso. Oggi, la tendenza è diametralmente opposta: luce piena e vetro continuo, per un effetto molto più elegante e moderno. Le portefinestre vengono pensate come grandi lastre trasparenti, senza suddivisioni, capaci di valorizzare gli interni e conferire leggerezza alle facciate. Quando però non c'è un balcone o un terrazzo a fare da barriera, è indispensabile installare un parapetto a protezione dell’apertura.

Le alternative tradizionali: parapetto esterno o parapetto in vetro

Le soluzioni classiche prevedevano l’installazione di un parapetto esterno: una ringhiera metallica, spesso in ferro battuto o in acciaio verniciato, magari anche decorativa. In alternativa, si è diffuso l’utilizzo del parapetto in vetro esterno, per garantire maggiore trasparenza e minore impatto visivo. Si tratta di una scelta che, se ben progettata, può anche essere decorativa, tuttavia presenta delle criticità, soprattutto nelle abitazioni con cappotto termico esterno:

• Richiede interventi strutturali sulla facciata;
• È spesso incompatibile con i cappotti termici, sempre più diffusi nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni;
• Può compromettere la pulizia visiva dell’infisso, introducendo elementi a vista.

Il parapetto integrato nell'infisso: estetica e funzionalità in un unico elemento

Per superare questi limiti, nasce la soluzione del parapetto integrato in vetro. È un’alternativa più evoluta: un vetro di sicurezza che viene montato direttamente all’interno del sistema finestra, tra il vetrocamera dell’anta e l’elemento oscurante (come tapparella o frangisole). Un sistema ingegnoso che offre massima sicurezza con impatto visivo pari a zero. Optare per un parapetto integrato significa abbracciare una visione della progettazione più raffinata e funzionale.

Ecco perché sempre più architetti e committenti lo preferiscono:

• Sicurezza invisibile: il parapetto è in vetro stratificato di sicurezza, conforme alle normative vigenti in materia di protezione anticaduta, ma, appunto, completamente trasparente;
• Design senza compromessi: non si vede nulla, non ci sono telai, né barre metalliche. Solo vetro e luce, nessuna interruzione visiva;
• Perfetta compatibilità con il cappotto termico: non è necessario rompere o forare il sistema di isolamento esterno per l’ancoraggio, evitando costi e interventi extra e mantenendo intatta l’efficienza energetica dell’edificio;
• Posa in opera semplificata: il serramento arriva già completo di parapetto integrato, riducendo tempi e complessità in cantiere;
• Manutenzione ridotta: il parapetto integrato è protetto dagli agenti atmosferici grazie alla sua posizione interna, tra vetro e oscurante.

Quando scegliere un parapetto integrato?

Questa soluzione è particolarmente adatta a determinati contesti, quali:

• Edifici residenziali in cui la portafinestra non si affaccia su un balcone ma è posizionata a filo facciata, tipicamente in contesti urbani o su facciate continue;
• Ristrutturazioni dove si desidera una maggiore apertura visiva verso l’esterno senza intervenire strutturalmente sulla muratura;
• Contesti in cui l’estetica della facciata è un elemento di valore, come case passive, ville di design o interventi architettonici contemporanei;
• Immobili con cappotto termico esterno, dove l’installazione tradizionale di ringhiere risulterebbe complessa o economicamente svantaggiosa.
• Si lavora su edifici con vincoli architettonici o estetici stringenti.

Nel contesto della progettazione contemporanea, il parapetto non è più un elemento da aggiungere in fase finale o un semplice accessorio, ma un componente strutturale che si fonde con il serramento, diventandone parte integrante. La sua funzione rimane fondamentale in termini di sicurezza, ma il modo in cui viene integrato nell’architettura dell’edificio fa la differenza tra una soluzione tradizionale e una davvero innovativa, che permette di realizzare edifici più puliti, eleganti e tecnicamente coerenti. Il risultato? Una finestra che garantisce protezione senza mai imporsi, che lascia entrare la luce e il paesaggio, ma blocca ogni rischio con discrezione.

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