È innegabile che le agevolazioni fiscali siano sempre un fattore trainante nelle scelte relative agli interventi edilizi da pianificare. Lo è per interventi sulla struttura dell'edificio, per i sistemi di riscaldamento e climatizzazione, per migliorare le prestazioni energetiche e anche per la sostituzione delle finestre.
Ecco quindi di quali detrazioni fiscali per serramenti puoi beneficiare.
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"Di doman non v'è certezza", cito Lorenzo de' Medici perché mai frase celebre è più calzante in fatto di detrazioni. Gli ultimi anni ci hanno presentato un susseguirsi di Leggi di Bilancio e Decreti che hanno rimescolato più volte le carte in tavola in fatto di bonus finestre: Superbonus, Bonus Barriere Architettoniche, Sconto in fattura, Cessione del Credito... occorre fare pulizia e chiarire quelli che sono ad oggi gli incentivi fiscali usufruibili per la sostituzione di finestre, in quali casi sono applicabili e cosa serve per trarne vantaggio.
Detrazioni infissi 2025: aggiornamento
Gennaio 2025
La Legge di Bilancio 2025 porta delle novità per chi vuole usufruire dei bonus edilizi. Cambia infatti il modo in cui funzionano le detrazioni fiscali per i lavori in casa, con nuove aliquote e con l'introduzione di una variante legata al reddito.
A partire dal 2025 e nel biennio 2026-27, le principali detrazioni che agevolano la sostituzione dei serramenti, come il Bonus Ristrutturazione, l'Ecobonus e il Bonus Sicurezza saranno ridotte progressivamente.Per tutto il 2025, infatti, i proprietari di casa potranno ancora sfruttare la detrazione al 50% a condizione che l'intervento di sostituzione dei serramenti avvenga nella residenza principale. In tutti gli altri casi, ad esempio per sostituire i serramenti in una residenza che non sia la principale o nel caso in cui non si sia in possesso di un diretto reale sull'immobile oggetto di intervento, l'aliquota applicabile sarà del 36%.
Cosa succederà nel biennio 2026/27?
Le aliquote scenderanno ulteriormente: chi nel 2025 può ancora usufruire della detrazione al 50%, a partire dal 2026 potrà detrarre solamente il 36% a parità di requisiti; la detrazione per la sostituzione di infissi in tipologie di immobili diverse dalla residenza principale (che nel 2025 è al 36%) sarà del 30%.
Riassumendo, bisogna prendere atto che nei prossimi anni certamente diminuiranno i vantaggi per chi deve rinnovare i serramenti. L'aliquota più vantaggiosa resta in vigore solo fino al 31 dicembre 2025.
Come funziona la variante legata al reddito
La nuova Legge di Bilancio introduce la soglia dei 75mila euro di reddito annuo come una sorta di tetto per le spese da portare in detrazione.
Il massimo detraibile dipende dal reddito e dal numero di figli a carico, con coefficienti premianti per famiglie numerose o persone portatrici di handicap.
Le fasce di reddito prevedono quanto segue:
- Reddito tra 75.000 e 100.000 euro: è fissato il limite massimo di 14.000 euro di spese detraibili, da ricalcolare in base ai coefficienti familiari.
- Reddito oltre 100.000 euro: massimo 8.000 euro di spese detraibili, da ricalcolare in base ai coefficienti familiari.
Reddito | Figli a carico | Spesa massima detraibile |
75.000 - 100.000 € | 0 | 7.000 € |
1 | 9.800 € | |
2 | 11.900 € | |
+2 o persone disabili | 14.000 € | |
Oltre 100.000 € | 0 | 4.000 € |
1 | 5.600 € | |
2 | 6.800 € | |
+2 o persone disabili | 8.000 € |
Detrazioni Fiscali per Serramenti
Ecobonus infissi
Senza ombra di dubbio, gli infissi influiscono più di altri elementi sulla dispersione energetica in una casa, soprattutto se si tratta di finestre vecchie o non conformi agli ultimi standard energetici. Finestre poco efficienti in termini energetici disperdono calore e ti fanno spendere di più.
Qui ci viene in aiuto l’Ecobonus. Questa agevolazione già da diversi anni aiuta chiunque voglia eseguire sul proprio immobile interventi volti a migliorarne l’efficienza energetica. Rientrano nell'agevolazione tutte le spese sostenute per eseguire interventi di risparmio energetico, comprese la sostituzione di infissi, delle schermature solari e la coibentazione dei cassonetti degli avvolgibili.
Nello specifico, si può ottenere una detrazione Irpef (per privati) fino al 36% o 50% a seconda dei requisiti su tutte le spese sostenute, con un limite massimo di detrazione di 60mila euro. La detrazione sarà distribuita in 10 quote annuali di pari importo.
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Bonus Casa/Ristrutturazione
Rientrano in questa agevolazione gli interventi di sostituzione di infissi, sia interni che esterni, l'importante è che interessino una porzione dell'edificio già esistente al momento dei lavori e che i nuovi manufatti rispettino i valori di fattore solare e quelli di trasmittanza termica indicati dalla legge per la zona climatica in cui si trova l'edificio.
Per quanto attiene la detrazione, per il 2025 valgono le stesse regole e le stesse aliquote dell'Ecobonus (50% e 36% a seconda dei requisiti) anche per chi intende sfruttare il bonus casa o bonus ristrutturazione.
Il limite massimo di spesa coperta è di 96.000 euro e la detrazione sarà distribuita in 10 quote annuali di pari importo.
Anche in questo caso, la detrazione del Bonus Casa o Ristrutturazione è usufruibile allo stato attuale fino al 2027 ma fino a fine 2025 le condizioni sono molto più vantaggiose, perché nella maggioranza dei casi è ancora possibile usufruire dell'aliquota maggiore.
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Bonus Sicurezza
Condizioni del tutto simili al Bonus Casa sono previste anche per il Bonus Sicurezza, che ha ad oggetto l’installazione di sistemi attivi e passivi atti a migliorare la sicurezza dell’immobile. La detrazione fiscale è pari al 50% o 36% delle spese su un importo massimo di 96.000 euro, distribuita in 10 rate annuali.
Sono ammesse alla detrazione le spese per:
- rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici;
- apposizione o sostituzione di grate alle finestre
- installazione di porte blindate o rinforzate
- apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini
- installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti
- apposizione di saracinesche
- tapparelle metalliche con bloccaggi
- vetri antisfondamento
- casseforti a muro
- videocamere o dispositivi analoghi collegate con centri di vigilanza privati
- apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline
- sostituzione di un impianto di sicurezza già esistente.
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