Infissi di sicurezza prezzi accessibili con il Bonus sicurezza

Chi non desidera proteggere sé stesso e ciò che ama? Soprattutto in casa, che è per antonomasia il luogo in cui ci si rifugia e ci si vuole sentire al sicuro, da soli o con le persone care, diventa importante sentirsi tranquilli e rilassati. Dal momento che circa l’80% dei furti avviene tramite lo scassinamento del serramento, è naturale che la soluzione ideale per vivere la tua casa in assoluto relax sarebbe quella di scegliere degli infissi di sicurezza, ma spesso i costi di questa tipologia di serramenti fanno rimandare costantemente la scelta. E se ti dicessi che puoi avere i tuoi infissi di sicurezza sfruttando i bonus fiscali e quindi risparmiando? È proprio così: grazie al Bonus sicurezza puoi installare i migliori infissi a prova di ladro e goderti la tua casa senza pensieri.

Nel cambiamento nel panorama legislativo del nostro Paese, si fatica a capire quali siano i bonus sfruttabili ora e in che modo. Facciamo allora chiarezza e scopri come poter dare alla tua famiglia tutta la protezione che merita grazie al Bonus Sicurezza.

Indice degli argomenti:

• Bonus sicurezza: cos'è
• Cosa finanzia
• Chi può richiedere il Bonus 
• Come funziona il bonus
• Come ottenere il Bonus
• Come devono essere gli infissi di sicurezza

Bonus sicurezza: cos’è

Il Bonus sicurezza è un’agevolazione che è stata inserita nella legge di Bilancio 2023 e che prevede la possibilità di godere di una detrazione del 50% sugli importi spesi per rendere più sicura la propria abitazione (e quindi anche con l’installazione di infissi antieffrazione), su un importo massimo di 96mila euro. Per avere accesso al bonus non è necessario aver sostenuto altre spese di ristrutturazione e riqualificazione edilizia.

Cosa finanzia

Le spese coperte dal bonus sicurezza sono quelle relative ai seguenti interventi, effettuati entro il 31 dicembre 2024 e con lo scopo di mettere in sicurezza la propria casa:

• vetri antisfondamento;
• installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti;
• rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici;
• apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione;
• porte blindate o rinforzate;
• apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini;
• apposizione di saracinesche;
• tapparelle metalliche con bloccaggi;
• casseforti a muro;
• fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati;
• apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline.

Ricorda che rientrano nell’incentivo solamente le spese relative a interventi sugli immobili, e non anche, ad esempio, contratti stipulati con istituti di vigilanza.

Chi può richiedere il Bonus 

Possono beneficiare del bonus:

• proprietario o il nudo proprietario;
• titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
• inquilino o il comodatario;
• soci di cooperative divise e indivise;
• i soci delle società semplici;
• gli imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce
• il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado) e il componente dell’unione civile;
• coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
• convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.

Come funziona il bonus

Il bonus viene riconosciuto sotto forma di detrazione IRPEF del 50%, fino a un tetto massimo di 96mila euro di spesa e viene ripartita in 10 quote annuali. Si può utilizzare il bonus anche per la sostituzione di un sistema o impianto di sicurezza già esistente.

Come ottenere il bonus

Per usufruire del bonus in oggetto non va fatta una richiesta vera e propria, ma si ottiene in fase di dichiarazione dei redditi, basta presentare il modello 730 o il modello Redditi PF (ex modello Unico). Nella causale indicata nel modello della dichiarazione vanno inseriti i seguenti dati:

• il codice fiscale del beneficiario;
• la partita IVA o codice fiscale della ditta che esegue l’intervento;
• la causale del versamento;
• il numero e data delle fatture;
• l’importo totale.

È possibile richiedere il bonus fino al 31 dicembre 2024.

Ora che puoi dimezzare la spesa per i tuoi nuovi infissi di sicurezza devi solo scegliere quelli più adatti alle tue esigenze. Sai come farlo?

Come devono essere gli infissi di sicurezza

Dal momento che la maggior parte dei furti avviene di solito attraverso tre modalità: rottura del vetro, rottura della ferramenta e manipolazione della maniglia dall’esterno, la prima cosa a cui porre attenzione nella scelta sono esattamente questi tre elementi (vetro, ferramenta e maniglia). Inoltre, la capacità di antieffrazione viene classificata dalla normativa UNI EN 1627:2011 in classi che vanno dalla CR 1 alla CR 6. In realtà, relativamente alle installazioni residenziale le classi a cui ci si riferisce sono CR 1, CR 2 e CR 3.

Scopri come scegliere i nuovi infissi di sicurezza in questi articoli:

• Come mettere in sicurezza le finestre di casa
• Sistemi Sicurezza Finestre: 3 efficaci soluzioni antieffrazione
• Infisso antieffrazione: come riconoscere serramenti ad elevata sicurezza

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