Quando pensiamo alla parola casa è automatico associarle l’idea di rifugio, di luogo perfetto dove passare momenti piacevoli. Di ritorno da una lunga giornata lavorativa, ma anche dopo una breve vacanza, rientrare in casa è sempre un tornare lì dove ci si sente a nostro agio, dove recuperare le energie e poter trovare la serenità di cui abbiamo bisogno.
Una casa in grado di offrire un determinato livello di comfort abitativo ci consente di avere un certo benessere psicofisico, ecco quindi che se abitiamo in un centro urbano o vicino a strade trafficate potremmo incorrere in un problema: l’inquinamento acustico.
Schiamazzi notturni, rumore del traffico e tutti gli altri rumori ci impedirebbero di godere della quiete di casa e andrebbero a minacciare la nostra serenità. Per questo motivo non va mai sottovalutata l’importanza di isolare la nostra casa non solo termicamente, ma anche dal punto di vita acustico. A svolgere un ruolo fondamentale in questo sono proprio gli infissi: la finestra antirumore ci garantirà il giusto isolamento acustico e tutti i benefici che ne conseguono.
Ogni architetto sa che in fase di progettazione di qualsiasi edificio, per un ottimo isolamento acustico, vanno considerate innanzitutto le finestre. Queste infatti, insieme alle porte, rappresentano le principali fonti di entrata di rumori esterni. Quali sono gli elementi da valutare nella scelta della finestra migliore per scongiurare l’inquinamento acustico nelle nostre abitazioni?
3 elementi fondamentali di una finestra antirumore
Per essere sicuri di avere delle finestre che ci regalino il giusto comfort acustico, tre cose sono particolarmente importanti.
- Profilo
Il profilo rappresenta il sistema finestra, ovvero la struttura del telaio e dell’anta che la costituiscono. Esso può essere di diversi materiali, quali alluminio, legno, legno-alluminio, pvc, e in riferimento al profilo sono particolarmente importanti i dati relativi alle guarnizioni: esse hanno il compito di bilanciare i normali movimenti delle componenti del serramento, impedendo la creazione di spazi da cui potrebbero passare i rumori, oltre che calore, aria, umidità. È sempre bene che non siano meno di due, ma per migliorare sensibilmente l’isolamento, sia termico che acustico, l’ideale è che siano tre.
- Vetro
Altro elemento fondamentale per rendere una finestra antirumore è naturalmente il vetro. Le caratteristiche che lo rendono insonorizzante dipendono dalla tipologia di vetro e le sue proprietà. Oggi si può scegliere il vetro acustico, iperperformante, per un risultato antirumore pressoché perfetto. Un aspetto spesso tralasciato è quello relativo alla vetrocamera, o meglio, al distanziale tra i vetri della vetrocamera. Quelli classici sono rigidi e per questo favoriscono le vibrazioni, mentre quelli di ultima generazione, nati per garantire eccezionali prestazioni energetiche riducendo le perdite di energia, riescono a trasmettere il suono in misura notevolmente più bassa rispetto agli altri distanziatori. È quindi importante, nella scelta del fornitore giusto, optare per professionisti che utilizzino solo materiali ad alta prestazione, tra cui, appunto, i distanziali in gomma.
- Montaggio
Quando parliamo di isolamento acustico, una delle fasi più sottovalutate, ma che invece si rivela forse la più importante, è il montaggio. I rumori esterni, infatti, entrano attraverso l’aria, per cui in presenza di spifferi non si potrà evitare il passaggio all’interno di suoni fastidiosi. Ecco quindi l’importanza della fase della posa in opera, che deve prevedere una installazione precisa, rigorosa (certificata in base alla normativa UNI 11673). Un montaggio eseguito a regola d’arte può incidere per l’80% sul comfort abitativo legato ai rumori.
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Sostituzione finestre e agevolazioni
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